Grandi medici del passato  

 

 

Girolamo Fabrizio d’Acquapendente (1533-1619) fu allievo a Padova del celebre Falloppio, morto nel 1562, al quale successe nella cattedra di Chirurgia nel 1565 con l’incarico di insegnare l’anatomia. Dietro sua istanza venne costruito il Teatro Anatomico di Padova. La sua opera più importante è De ostiolis venarum, che è il fondamento della circolazione del sangue, dal momento che è stato il primo a provare l’esistenza delle valvole venose.

Giovanni Guglielmo Riva (1627 ca-1677) nacque ad Asti e morì a Roma, dove studiò, addottorandosi nell’Archiginnasio della Sapienza nel 1652. Fu chirurgo nell’Ospedale della Consolazione. Insegnò anatomia sia nell’ospedale suddetto che nella sua abitazione in via della Pedacchia, ai piedi dell’Aracoeli, dove aveva allestito un museo anatomico chirurgico.
Nel Museo dell’Ospedale sono conservati 4 dipinti a olio su tela provenienti dall’Ospedale della Consolazione. Il primo - esposto nella sala Carbonelli - rappresenta il Portico dell’Ospedale della Consolazione, la cui facciata è ornata da quadri e preparati a secco. In primo piano vi sono tre personaggi, due in costume d’epoca, l’altro con la cappa rossa da chirurgo; un quarto soggetto, sempre in cappa rossa, sta uscendo dal porticato. Gli altri tre quadri - il Cervello, il Fegato e il Microcosmo - sono esposti nella sala Alessandrina.

Giovanni Maria Lancisi (1654-1720). Medico di famiglia toscana borghese e benestante, venne a studiare a Roma presso il Collegio Romano dove conseguì ad appena 18 anni la laurea in Filosofia e Medicina. Seguì poi i corsi di pratica medica presso l’Ospedale Santo Spirito; divenne docente di anatomia alla Sapienza e dal 1688 archiatra (cioè medico personale) del papa. Diede un grosso contributo allo studio della malaria. Il suo nome è legato alla biblioteca che egli donò all’Ospedale Santo Spirito, per la formazione e aggiornamento dei medici. La biblioteca è ancora oggi collocata nel Palazzo del Commendatore.

Giuseppe Flajani (1741-1808) fu un chirurgo molto importante che legò il suo nome, insieme a quello di Basedow, allo studio delle alterazioni della tiroide. Nel 1800 il Flajani introdusse il taglio perineale nella pratica della litotomia.

Paolo Mascagni (1755-1815), celebre anatomista toscano, compì importanti ricerche sul sistema e l’anatomia dei vasi linfatici, campo alquanto trascurato in Italia. Dopo i primi studi a Siena, si trasferì nel 1801 a Pisa, per diventare poi docente di anatomia, fisiologia e chimica a Firenze, città in cui visse e morì. Fu membro di società e accademie italiane ed estere, e insegnò anche anatomia artistica, costruendo molti modelli in cera.
Le sue opere principali furono il Prodromo della grande anatomia (1784) pubblicato postumo, e Vasorum lymphaticorum historia (1787).


Il portico dell'ospedale della Consolazione (olio su tela, XVII sec.)


Ritratto di Giovanni Maria Lancisi (olio su tela, XVII sec.)


Ritratto di Giuseppe Flajani (olio su tela, XVII sec.)