Medici, barbieri e cavadenti  

 

 

Prima dell’Illuminismo la professione del medico era completamente diversa da quella del chirurgo. Il medico era colui che studiava all’università e conseguiva il diploma di laurea in Filosofia e Medicina. Forte dei suoi studi, dava la diagnosi della malattia in base all’esame di urina, sangue ed escreato. Infatti in ogni casa esisteva il recipiente per raccogliere l’urina (matula).

Il medico, quando visitava il malato, gli tastava il polso ed osservava e assaggiava le urine per scoprire come si muovevano gli umori all’interno del corpo. Per ristabilire gli umori, le basi della terapia consistevano in salassi, purghe, emetici, e clisteri che non venivano praticati direttamente dal medico ma da figure che oggi chiameremmo “paramediche”: chirurghi, norcini, barbieri, litotomisti, oculisti e cavadenti.

I chirurghi, riuniti nella Confraternita di San Cosmo, si occupavano della medicazione delle ferite, della cauterizzazione, dell’incisione, dell’applicazione di unguenti e di impiastri. Accanto a loro operavano i barbieri che eseguivano per lo più salassi e clisteri. I salassi servivano a ristabilire l’equilibrio umorale e venivano eseguiti con lancette e coppette, mentre i clisteri liberavano il corpo dalle scorie dei processi di nutrizione.

I litotomisti e gli oculisti provenivano principalmente da Preci e da Norcia, dove nel Medioevo era nata una scuola che durò fino al XVIII secolo: per questo motivo erano detti anche norcini. Si trattava di chirurghi specialisti nell’estrazione del “mal della pietra’, come allora erano chiamati i calcoli vescicali, e nell’operazione della cataratta e dell’ernia.

L’estrazione dei calcoli vescicali era molto comune, anche per la grandezza dei calcoli che si formavano. Per estrarre tali calcoli gli strumenti erano il catetere, il litotomo, i conduttori e le tenaglie.

La situazione rimase abbastanza invariata fino alla metà del Settecento, quando i chirurghi ottennero uno status di dignità uguale a quella del medico, anche grazie alla solidarietà degli Enciclopedisti francesi che volevano valorizzare le arti e la manualità.


L'estrazione di un dente (olio su tela, sec. XIX)


Le lancette
per effettuare i salassi
Gli attrezzi del cavadenti