L'abaco si presenta con 8 scannellature lunghe a cui sono sovrapposte altrettante piccole fessure. In ciascuna di queste guide sono infisse delle palline un po' schiacciate dalla forma simile ad una testa di chiodo, che possono scorrere lungo il proprio asse. I valori corrispondenti a ciascuna scannellatura sono tracciati con una sottile linea forata che disegna ciascun simbolo numerico, ovvero: Ciascuna scannellatura rappresenta, cioè, un ordine di unità diviso per 5 (V) e per 4 (IIII) tanto da formare additivamente il numero romano VIIII (9). Ogni pallina delle righe inferiori vale 1 mentre la singola pallina superiore sta per il numero 5. Ad eccezione delle due prime righe a
destra, contrassegnate con i simboli "0" ed "s", che
servivano per contare i sesterzi. Per scrivere un numero intero qualsiasi bisogna portare verso il simbolo del corrispondente ordine (ovvero al centro della tavola) decimale le palline che lo rappresentano, facendo scivolare cioè dal basso verso l'alto ciascuna pallina del valore di 1 ed abbassando invece il "bottoncino" che simboleggia il numero 5. Ad esempio il numero 5328 si scrive così: Sistema di numerazione romano Il sistema adottato era — almeno anticamente — di tipo "additivo-sottrattivo" ed i simboli numerici base erano i seguenti: I, V, X, L, C, D, M e corrispondevano in cifre arabe ai nostri 1, 5, 10, 50, 100, 500, 1000. Un simbolo di valore minore che ne segue un'altro di valore maggiore viene sommato a quest'ultimo, mentre se lo precede viene sottratto. Uno stesso simbolo, in genere, non può essere ripetuto più di tre volte ed in questo caso (ma sono 4 proprio i pallini del nostro abaco!) viene sempre sommato. Ad esempio: CLVI = 156 XC = 90 IV = 4 MMDXLI=2541 L'ADDIZIONE Com'è noto l'addizione è una operazione
aritmetica che fornisce il totale - detto comunemente somma - di
due o più numeri detti addendi. Immaginiamo, ad esempio, di dover sommare
queste due cifre: 5328 + 12922. Partiamo
dall' abaco su cui è scritta la prima cifra.
Per prima cosa si sommano i pallini corrispondenti
alla colonna dell'unità: (8 + 2) = 10, cioè
zero unità ed una decina.
Addizione di 2 decine
Addizione di 9 centinaia Addizione
di 2 migliaia Nell'ultima riga dell'abaco scriviamo
solo 1 decina di migliaia. [chiudi] |